Questo lavoro è ispirato al noto libro "I viaggi di Marco Polo", scritto da Rustichello da Pisa alla fine del XIII secolo. L'allestimento è sia per banda da concerto che per fanfara e richiede una voce narrante che racconti la storia. Il narratore può eseguire l'opera in quattro lingue diverse (italiano, francese, inglese e tedesco). Su richiesta sono disponibili circa 30 immagini da proiettare durante lo spettacolo.
Marco Polo (Venezia, 1254), figlio di mercanti veneziani, partì nel 1271 con il padre Niccolò e lo zio Matteo, alla volta della lontana Cina alla corte dell'imperatore mongolo Kublai Khan. Il lungo viaggio, durato tre anni e mezzo, portò i Polo ad attraversare la Turchia, l'Asia centrale, il Pamir e il deserto del Gobi. L'intelligenza del giovane Marco e la sua curiosità verso nuovi costumi e lingue suscitano l'interesse dell'imperatore, tanto che decide di trattenerlo alla sua corte nominandolo ambasciatore. Questo incarico lo porta a visitare la Cina meridionale appena conquistata e altre parti dell'Asia meridionale. Nel 1292, il Gran Kublai Khan accetta, seppur con riluttanza, di lasciarlo andare. Marco, dopo 17 anni al suo servizio, può finalmente tornare a Venezia, ma non prima di aver portato a termine un'ultima missione per il Gran Khan: accompagnare la nipote, la principessa Kokachin, in Persia, dove si sposerà. Pochi anni dopo il suo arrivo a Venezia, Marco si trova coinvolto in una battaglia navale contro i genovesi in cui i veneziani vengono sconfitti. Di conseguenza, Marco viene catturato e portato in prigione a Genova. Qui incontra il cantastorie Rustichello da Pisa, al quale racconta la storia del suo avventuroso viaggio. Dopo il suo rilascio, Marco torna a Venezia e conduce una vita agiata fino alla sua morte, avvenuta nel 1324.