La Via Della Lana

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Luciano Feliciani

La Via Della Lana

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Descrizione:

  • Durata: 10:00
  • Dimensioni: 240 x 320 mm
  • Peso: 2100 g
  • Genere: Musica concertante, Marcia
Via della Lana è una composizione in cui Luciano Feliciani, ispirandosi alle tradizioni musicali di quel luogo, raffigura in una scrittura musicale descrittiva impressioni ed emozioni legate ai territori della provincia di Biella.
Si apre con un'idea ritmica affidata agli strumenti a percussione a imitazione del suono di un antico telaio utilizzato per tessere la lana.
Da questa idea ritmica iniziale prende il via una marcia austera e maestosa che cresce dinamicamente. Rappresenta lo sviluppo tenace, ingegnoso e industrioso dell'industria tessile, l'attività principale di questa zona. Il ritmo degli strumenti a percussione si sviluppa per tutto il movimento, accompagnando la melodia e riproducendo, con alcune variazioni, il costante sottofondo delle moderne macchine tessili.
Il secondo movimento ha la forma di un valzer lento costruito su metri irregolari. La melodia dolce ed espressiva, che descrive la bellezza delle montagne e la natura di questi territori, si sviluppa ritmicamente su metri irregolari che riflettono, nella loro suddivisione interna, la tipica struttura ternaria del valzer. La composizione si conclude con un episodio allegro, vivace e brillante, che celebra i successi dell'industria tessile biellese, una delle prime al mondo per la qualità della sua produzione: una tradizione laniera millenaria esportata in tutto il mondo, che è diventata un vanto del nostro Paese.
Questa composizione è dedicata alla nostra terra, alle persone che l'hanno vissuta e resa nobile a coloro che con la loro imprenditorialità hanno reso la creatività della nostra gente famosa in tutto il mondo ai lavoratori che con il loro impegno quotidiano hanno reso possibile questa fama alle nostre montagne, alle nostre acque, che ci hanno onorato e continuano ad onorarci con la loro presenza ai musicisti che hanno scritto e dedicato la loro musica a noi, e a tutti coloro che l'hanno suonata e cantata.

Un ringraziamento particolare alle famiglie di Enrico Sabatini, Antonio Jezzi e Domenico Bovio.
A futura memoria.