De profundis

for bayan solo

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Sofia Gubaidulina

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Descrizione:

  • Pagine: 15
  • Pubblicazione: 19.08.2015
  • Durata: 12:00
  • Dimensioni: 297 x 210 mm
  • Peso: 75 g
  • Genere: Musica classica, Musica classica moderna
  • ISMN: 9790003040998
Nel campo della Nuova Musica, il "De profundis" di Sofia Gubaidulina ha già raggiunto lo status di classico. Non è solo una conquista della Nuova Musica che gli strumenti siano in grado di avvicinarsi alla voce umana nel loro suono, o che possano imitare aree espressive presenti nel linguaggio e nell'articolazione linguistica. Ma l'avanguardia ha sicuramente ampliato lo spettro in misura considerevole. Il brano per bayan solo ne è un esempio impressionante. L'ascoltatore assiste a una lenta e inesorabile intensificazione dal "rantolo" del registro più basso della fisarmonica fino ai toni puri e teneri del registro più alto. È "un'ascesa dal più basso al più alto, dal respiro e dall'anima all'anima o alla saggezza del mondo", come si espresse una volta l'amico e collega di Gubaidulina Viktor Suslin. Con il mezzo del suono, Gubaidulina trasferisce sulla musica un simbolo della vita: il respiro. Il respiro distingue i vivi dai morti. Quale altro strumento, oltre ai fiati, forse, potrebbe esprimere meglio questa caratteristica della fisarmonica? A differenza degli strumenti a fiato, però, la fisarmonica non è uno strumento in cui l'esecutore respira e crea suoni respiratori, ma è lo strumento stesso ad assumere questa funzione. Come base della sua composizione, Gubaidulina ha scelto i versi del Salmo 130 "Dal profondo, Signore, ti chiamo" per caratterizzare il suo messaggio intrecciato. Di tanto in tanto si sentono melodie corali ombrose, ma l'idea fondamentale dell'ascesa rimane decisiva. Inserimenti acuti e gesti espressivi, glissandi invadenti e vibrati nervosi disturbano ripetutamente la direzione del movimento. E poi sentiamo consapevolmente la respirazione integrata dello strumento - una respirazione leggera, appena udibile, che si oppone ai potenti blocchi di accordi. La musicologa Valentina Cholopova ha detto a questo proposito: Tutti questi suoni si confrontano con accordi solenni riccamente ornati di figurazioni, ma c'è anche una lunga melodia monodica che attraversa l'intero percorso simbolico dell'opera - dalle profondità fino alle altezze brillanti.'

L'opera è dedicata a Friedrich Lips!