Blue Mountains Rhapsody

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Luciano Feliciani

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Descrizione:

  • Durata: 9:20
  • Genere: Marcia
Blue Mountains Rhapsody si basa su temi popolari della regione Marche in Italia. Con questa composizione l'autore conclude una trilogia di opere iniziata con Variazioni sul Tema Lamenti e seguita da Suite Marchigiana. Il titolo si ispira agli Appennini, che il poeta italiano Giacomo Leopardi chiamò Monti Azzurri per il tipico colore che assumono in alcune ore del giorno. Il brano inizia con un'introduzione basata sulle melodie dei canti a batocco (un tipo di canto a chiamata e risposta tipico delle Marche; batocco significa letteralmente lingua della campana), che venivano eseguiti da un uomo e una donna e richiedevano particolari capacità vocali e una notevole esperienza. I canti a batocco, così chiamati perché tentano di imitare il suono delle campane, erano caratteristici del periodo della trebbiatura del mais, che altro non era che una riunione sociale delle famiglie contadine per la pilatura del mais. Il mais veniva raccolto e sparso sull'aia disposto in cerchio. I contadini partecipanti, mentre decorticavano il mais, erano soliti intonare questo tipo di canzoni, una sorta di "dare e ricevere" tra l'uomo e la donna, che iniziava la canzone popolare con un'intonazione particolare. La canzone veniva poi ripetuta dall'uomo che, però, usava un'intonazione diversa. I testi di queste canzoni di solito provocano un'amata che rifiuta il corteggiamento del suo innamorato, o ridicolizzano due donne rivali in amore o bellezza. Il secondo movimento è la versione in metro composto (6/8) della Pasquella, una melodia tipica della zona collinare della provincia di Macerata, dove l'autore è nato e risiede. Si tratta di un antico canto rituale legato alla raccolta delle elemosine. Secondo la tradizione, durante il solstizio d'inverno, gruppi di cantori andavano di casa in casa cantando versi in modo ripetitivo, come augurio di salute, benessere e abbondanza, in cambio di piccole donazioni di denaro, cibo e vino. In questo caso il tema arrangiato si ispira a un'atmosfera pastorale e bucolica. Il terzo movimento si basa su una vecchia canzone intitolata Ero avvezza d'andare alla messa, che si rifà alla tradizione popolare dei Lamenti. Si tratta di canzoni che, appartenendo al filone tradizionale delle canzoni malinconiche, descrivono amori infelici e dolore per la perdita di persone care. L'ultimo movimento, Allegro, è costruito su una variazione della melodia della Canzone del Pellegrino. È un canto gioioso che narra l'arrivo dei Pellegrini che chiedevano ospitalità nelle case dei contadini marchigiani.

Il titolo si ispira agli Appennini, che il poeta italiano Giacomo Leopardi chiamò Monti Azzurri per il tipico colore che assumono in alcune ore del giorno.