Il Canto del pastore di Felix Mendelssohn, ora presentato per la prima volta in una ristampa, è l'unica composizione originale per flauto di cui si abbia notizia. Sebbene Mendelssohn abbia fatto un uso frequente e sapiente degli strumenti a fiato nelle sue opere orchestrali, non li ha inclusi in parti significative nella sua musica da camera o come strumento solista, il che potrebbe essere dovuto alle inadeguatezze tecniche dello strumento prima delle rivoluzionarie invenzioni di Theobald Böhm. La breve composizione Il canto del pastore fu pubblicata per la prima volta dopo la morte del compositore, nel 1889, con l'aggiunta di un accompagnamento al pianoforte e una parte alternativa per il violino. L'arrangiatore ed editore fu l'organista e compositore Berthold Tours (1838-1897). Poiché la letteratura flautistica contiene pochissima musica di importanti compositori del periodo romantico, è sorprendente che questa composizione, stampata più di 100 anni fa, sia rimasta così a lungo sconosciuta e quindi in gran parte ignota al grande pubblico fino ad oggi. Il Canto del pastore può essere eseguito con il solo flauto (violino) o con l'accompagnamento al pianoforte di Berthold Tours.