Nel 1899, all'Accademia di Musica di Filadelfia si ascoltò per la prima volta una marcia di John Philip Sousa (1854-1932), che sarebbe diventata uno dei suoi grandi successi: "Hands Across The Sea". In un articolo pubblicato sul Great Lakes Recruit del marzo 1918, Sousa commenta l'origine di questa marcia: "Dopo la guerra contro la Spagna (= guerra ispano-americana del 1898) c'erano posizioni diverse in Europa riguardo a questa guerra nei nostri confronti. Mentre alcuni Stati ritenevano che non avessimo il diritto di intervenire, altri erano convinti dell'onestà della nostra causa. Una sera lessi in una commedia (di Frere) la seguente battuta: "Mi venne un pensiero improvviso: giuriamoci amicizia eterna". Questa citazione mi portò immediatamente al titolo "Hands Across The Sea" per questa composizione e nel giro di poche settimane l'ormai famosa marcia era un fatto". Quindi, se "Hands Across The Sea" era una "marcia politica" quando fu composta, Sousa la intese in seguito come un pezzo che voleva vedere dedicato a tutti gli amici degli Stati Uniti. Un ponte di tipo speciale doveva essere costruito soprattutto durante i suoi tour europei, che intraprese nel 1900, 1901, 1903 e 1905. E naturalmente anche durante il tour intorno al mondo, che intraprese con la sua orchestra nel 1910 e che lo portò in Gran Bretagna, alle Isole Canarie, in Sudafrica, in Australia, in Nuova Zelanda, alle Isole Fiji, alle Hawaii, in Canada e infine negli Stati Uniti.