African Ritual

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Giuseppe Calvino

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Descrizione:

  • Durata: 8:50
  • Peso: 1600 g
  • Genere: Musica concertante
I rituali, che abbiano a che fare con aspetti religiosi, magici o amorosi, hanno sempre suscitato l'attenzione e l'interesse dei compositori, per i quali rappresentano un'immensa e affascinante fonte di ispirazione e mistero. Un esempio famoso è il "Rito della primavera", il celebre balletto di Igor Stravinskij, in cui viene eseguito un crudele rituale barbarico per celebrare la magia della primavera. Ci sono molti altri esempi di questo tipo nella letteratura musicale, comprese varie composizioni per banda sinfonica. Nel comporre questo brano, Giuseppe Calvino si è ispirato ai vari tipi di rituali, soprattutto africani, in cui una notevole varietà di strumenti a percussione batte il tempo dei ritmi della danza, ogni strumento considerato dotato di struggenti poteri magici. L'opera inizia con una lenta introduzione che ritrae l'oscurità della notte e i preparativi per la cerimonia. Prosegue con un frenetico rituale di gruppo che porta al momento drammatico del sacrificio. Questo segna l'inizio di una danza frenetica in un crescendo di eccitazione, che alla fine sfocia nel potente assolo degli strumenti a percussione che annuncia la fase finale del rituale. Prima esecuzione: 'Mid EUROPE 2005' - Schladming (A) - 16/7/2005 - Grande Banda Rappresentativa della Federazione Corpi Bandistici della Provincia di Trento - diretta da Marco Bazzoli.NOTE COMPOSIZIONALIL'intera opera è basata sul modo frigio di Sol (Sol-Ab-Bb-C-D-Eb-F-G), con il 'tritono' come intervallo predominante, armonico e melodico. Il materiale compositivo principale, che consiste nelle note G-Ab-C-D, è utilizzato sia orizzontalmente che verticalmente in tutto il brano. Il "Lento misterioso" si basa su due lunghi pedali di dominante-tonica, con l'uso di policordi (misure 21, 22 e 23) e degli strumenti a percussione per fornire "colori" ed effetti. L'"Allegro con fuoco" inizia con una "piramide rovesciata" delle note di base (D-C-Ab-G), ripetute alternativamente e in sequenza dai Sassofoni/Corni e dai Clarinetti/Tromboni/Eufoni, mentre le Trombe, i Flauti e i Bassi (compresi i Fagotti e il Clarinetto basso) eseguono ostinati ritmico-melodici di 8 battute. Alla battuta 71 l'Oboe introduce il tema dei Clarinetti e dell'Euphonium I (battuta 81), con un'anticipazione in sol delle prime 9 note del "controtempo" che appare alla battuta 126, suonato in re. Gli Oboi e il Trombone I, strumenti dal timbro "chiaro", rispondono poi al tema suonato dagli strumenti dal timbro "scuro" (battute da 94 in poi e da 99 in poi). Nelle misure 106 e 111 e seguenti, le risposte del Fagotto I e dell'Euphonium I, in due frammenti, anticipano le prime note del "soggetto" del canone, che inizia nella misura 121 (Presto), con un'unica mutazione nella misura 113 (G-Ab-F-G, invece di G-Ab-G-F-G). Il "Drammatico" (battuta 116) è un'alternanza del soggetto d'apertura e della risposta della "testa" del canone, mentre i clarinetti suonano il modo frigio di sol, raddoppiando alla quarta inferiore. Alla battuta 120 il Djembè annuncia l'inizio del "Presto", composto in forma di canone, con il Fagotto che esegue l'Antecedente (Dux) di 15 misure, di cui le prime 5 costituiscono il "soggetto" e le successive 10 il "controtempo" (con imitazione del "soggetto" per incremento, moto retrogrado e moto contrario). L'imitazione continua nelle varie ottave fino alla battuta 151, che è il punto di partenza per 3 esposizioni successive del "soggetto" su un'unica imitazione continua del "controtempo", con i timpani e la grancassa che suonano nelle pause. Un assolo di 8 battute della sezione delle Percussioni (dalla battuta 173 in poi) introduce la fase finale del rituale, in cui viene rielaborato il materiale tematico utilizzato in tutto il brano. si conclude con una sequenza all'unisono sull'intervallo melodico "tritono", che culmina in un brutale crescendo e in un assordante grido collettivo.

Una vorticosa danza rituale che culmina nel sacrificio.